Si lo so… avrei dovuto fare solo Argentina in questo viaggio ma non puoi vedere le cascate senza vederle da un altro punto di vista: dal Brasile.
L’indomani parto per Foz de Iguazu (Brasile appunto)
Il consiglio che vi dò e di NON fare come ho fatto io, cioè prendere il bus che da Puerto Iguazu vi porti a Foz de Iguazu, in quanto alla frontiera vi faranno scendere e se siete fortunati (figuratevi se lo posso essere io) in 20 minuti arriverà il bus che vi porterà in città (io dopo 50 minuti seduto fuori all’aperto a 20 passi contati dalla frontiera con la polizia federale brasiliana che mi guarda come se fossi un trafficante colombiano -.-).
Se andate in economia il costo di questa operazione è di 20 pesos (2 euro)
Se invece della serie “chi se ne frega” allora un taxi con tariffa fissa (chiedetela prima però) che vi porterà a fare i controlli in Argentina in maniera un po’ più rapida ed stessa cosa dicasi per quella del Brasile (ma dipende dagli orari… perché una sera ho visto una coda infinita lato Argentina) e magari vi porterà anche direttamente al vostro hotel.
Arrivato poi al terminal del bus… ho dovuto prendere un altro bus che mi ha riportato indietro (o quasi, quindi in sintesi tempo e fatica sprecata) vicino al mio Hostel (ben strutturato e con piscina).
Dopo una passeggiata indefinita (bava alla bocca) arrivo e sistemo il tutto e mi organizzo per il giorno successivo.
Quindi il giorno dopo invece di prendere un taxi o un remis, vado con il bus dell’hostel con una coppia belga ed arrivo al parco e qui scatta la follia: fare un giro in elicottero?
Attaccato all’ingresso del parco vi è un eliporto (n.d.r. Helisur) dove come una macchina in fase di produzione 2 (o 3 dipende dalla stagione) elicotteri si danno il cambio ogni 10/12 minuti circa per il costo di 110 euro a passeggero…
Mi metto d’accordo con l’impiegato e mi faccio sistemare lato destro finestrino dove ho la parete libera più spaziosa e posso fare delle belle foto.
Consiglio anche qui: scegliete il lato sinistro… ed è quello che ho fatto appena sceso dall’elicottero… “altro giro altra corsa…si riparte signori”
Oltre ad essermi fatto mettere dal lato sinistro ho anche la fortuna che in 20 minuti sia apparso il solo quindi alcune foto che vedrete non sono ottime ma la seconda parte decisamente si.
Fine della corsa… si va nel parco. Qui la fila per fare i biglietti non è lunga ma quella per prendere il bus che vi porterà ad una delle vostre probabili destinazioni è abbastanza lunga.
Qui altro consiglio (mi sento peggio di un prete in questo momento), portate 2 o 3 cambi di vestiti ed un buon impermeabile, perché fare la passerella della cascata (sotto la stessa) vi ridurrà come un pulcino appena nato e sotto il diluvio di mezza estate.
Se volete fare una delle tappe extra vi consiglio il tour “Macaco” che consiste in
1) visita guidata all’aria aperta motorizzata dove la guida (la mia si chiamava Jessica)
vi spiegherà la vegetazione e tutto il resto in maniera esaustiva e fate pure domande tanto rispondere a tutto.
2) poi a pochi metri dall’arrivo vi chiederà se volete continuare motorizzati o fare una passeggiata in mezzo alla natura. Scegliete la seconda opzione perché è interessante ed è quasi tutta in discesa 🙂
3) alla fine della camminata arriva la tragedia… se avrete seguito il mio consiglio sul cambio da portarvi non avrete problemi, se invece non vi siete premuniti vi consigli di comprare i vestiti (ed una asciugamano) al negozio che sta prima del viaggio in gommone sulla riva del fiume. Scendete di sotto e LEVATEVI TUTTO da mettere negli armadietti di sotto…. e quando dico tutto intendo TUTTO non solo i vestiti. Se avete una go pro in versione sub…. quella potrete tenerla con voi e non pensate minimamente di portarvi le cose dentro un sacchetto di plastica… se non avete come sigillare e rendere impermeabile (o addirittura da sub) il vostro cellulare o macchina fotografica DIMENTICATE DI PORTARLO CON VOI
Questo era quello che avrebbero dovuto dirmi di fare… meno male che la mia D4S è impermeabile… ma non è sub porca miseria… l’ho salvata per un pelo a discapito di essere bagnato come una spugna immersa in acqua.
Questo perché il gommone no vi farà fare solo il giro turistico … ma vi porterà proprio sotto la cascata… a buon intenditor poche parole.
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Tornato indietro e tutto bagnato compro i vestiti (adesso solamente) e mi cambio e decido di uscire (tanto oramai) ed di andare al Parco dell’Ave che sta di fronte a quello delle cascate.
Questo “bird park” non è come quello di Kuala Lumpur ma merita la visita
Adesso un po’ di foto
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