Jujuy

La provincia di Jujuy è molto estesa e considerando che vi sono stato poco ho fatto anche tanto.
Andiamo per gradi… Alfredo (la mia guida del giorno precedente) mi dice che ha da portare alcune persone a Jujuy e quindi ad un buon prezzo mi può portare con se.
Si parte alle 7:30 del mattino ed andiamo a prendere questa coppia (lei argentina lui boliviano) che devono andare a Jujuy al dipartimento di giustizia (e lì appena l’ho sentito mi sono leggermente spaventato).
In realtà in auto mi spiegavano che lui ha fatto richiesta di permesso permanente in quanto sono un coppia a tutti gli effetti e quindi vorrebbe restare in Argentina senza troppi problemi (ed io sempre il solito sospettoso).
Alfredo mi spiega anche che faremo una strada diversa dal solito dove vi sono meno posti di blocco ma impiegheremo la stessa quantità di tempo. In effetti la strada non la farebbe nemmeno uno armato di bazooka… per la prima volta in vita mia ho ringraziato il cielo di non avere fatto colazione perché credo di aver lasciato lo stomaco tra i tornanti di quelle montagne.
Appena arrivati al terminal nuovo di Jujuy, deposito le valigie e mi metto a cercare un Remis o un taxi per dirigermi ad Hornocal ma niente da fare tutti troppo cari. Allora opto per prendere un bus che mi porti fino ad Humahuaca, lì troverò una “camionetta” che mi porterà in cime fin dove vorrò io ed anche in fretta visto che ho davvero le ore contate per fare la foto che vorrei.
Mentre sono sul bus il controllore parla con una signora per aiutarmi dicendo che il marito ha una di queste camionette e che mi potrebbe portare… ma niente da fare dice che al momento è impegnato (ricordate questo passo).
Arrivo e cerco subito dove andare per trovare il centro di trasporto dove vi sono tutte le camionette… e la fortuna vuole che ascolto uno che le organizza
Io: Hola, si sono interessato
Lui: il prossimo parte tra 15 minuti, 2 ore a salire e 2 ore a scendere
Io: non posso mi serva che faccia in 2 ore tutto e che io vada da solo
Lui: e non si può assolutamente
Io: perché?
Lui costerebbe sui 400 pesos (42 euro)
Io: non è un problema (frase magica)
Lui: mi segua (hahahaha)

Mi porta da Francisco (quello che mi disse essere impegnato) che subito mi fa accomodare nella sua camionetta e partiamo.
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Vedo che va abbastanza spedito (il tipo gli deve aver spiegato cosa sono venuto a fare) e non importa se la strada è ma ridotta o piccola… si muove come un campione di rally.

Qui anzi nel video rallenta perché vuole che io la faccia bene, ma guidava da dio.
A questo punto mi racconta del panorama e tutto ma io sono interessato alla sua di storia e non del paesaggio e così mi racconta che ha 68 anni (porca miseria) e che queste strade le conosce tutte a memoria.

In passato lui lavorava per l’unico ospedale in zona e queste strade doveva farle sempre di urgenza e veloce. In pratica è stato il primo a praticarle in questo modo o con ambulanze o con le camionette, quindi è tutta la sua vita fare questo lavoro adesso che hanno preso del personale giovane al posto suo.
È incredibile come si muove per queste strade. Mi racconta anche che alla sua età ha deciso di incominciare gli studi di avvocatura.
Dopo 1 oretta arriviamo e questo è quello che vedo

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Ritorniamo indietro ed al ritorno addirittura incrociamo la figlia che fa lo stesso lavoro (sta portando dei turisti) ma studia anche lei avvocatura.
Arriviamo al terminal di (holocarno) e prendo subito un bus che mi porta al terminal di Jujuy. In definitiva questi gli orari e le cose fatte in meno di 24 ore
1) 7:30 in auto fino a Jujuy Terminal
2) 10:00 partenza bus per (huhaha)
3) arrivo ore 12:15 e dopo 15 minuti camionetta
4) arrivo ore 13:30 in cima (più di 4000 mt di altezza)
5) ritorno ore 14:45 al terminal (holocarno)
6) 16:30 arrivo terminal Jujuy
7) mangiare e bere (finalmente)
8) partenza ore 17:15 per Cordoba

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Se non muoio oggi… davvero non morirò più!

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